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ROBERTO BUBAS, L'UOMO CHE SUSSURRA ALLE ORCHE

Riporto qui una breve intervista fattami dai colleghi di Traduzioni Galactus sulla recente traduzione italiana della favola di Roberto Bubas intitolata Agustín CorazónAbierto.

Ispirato al Piccolo Principe e ai racconti di Sepúlveda, Agustín Cuoreinmano combina elementi fantastici a episodi di vita vissuta.


Come è nata l’idea di tradurre un libro pubblicato nel 1998 in Argentina?

A volte ci sono piccolo gemme che rimangono nascoste all’occhio di chi si occupa di traduzioni di testi letterari.

Tutto è cominciato con la mia collaborazione alla traduzione, in italiano e in inglese, di un TED Talk dell’autore. E visto che da cosa nasce sempre cosa, con un minimo di ricerca è stato facile scoprire che Roberto Bubas aveva anche scritto dei libri.


Immagino che l’argomento sia stato di particolare interesse?

Io mi occupo principalmente di traduzioni legate alla salvaguardia dell’ambiente marino, di problemi legati alla cattività dei delfini, di questioni relative ai cetacei in generale, quindi un libro che ha come protagonista una famiglia di orche (che altro non sono che delfini di grandi dimensioni) non poteva non incuriosirmi.


Parlaci dell’autore. Chi è Roberto Bubas, e perché ha scritto un racconto con un argomento tanto specifico.

Roberto Bubas è stato, per una ventina d’anni, la guardia di una riserva marina della Penisola Valdés, in Argentina, e ha sviluppato un rapporto unico al mondo con una famiglia di orche che per un periodo dell’anno si spinge fin sul bagnasciuga, quasi arriva a spiaggiarsi, per cacciare i piccoli di otaria. Le orche in natura non attaccano l’uomo, e la riprova è che Roberto ha creato con questi esemplari un rapporto di amicizia tanto forte da entrare in mare e interagire con loro.

Da questa incredibile esperienza personale è nato il desiderio di scrivere un racconto, che a mio parere meriterebbe una traduzione in tutte le lingue, in cui un piccolo di orca spiega all’essere umano come sia di fondamentale importanza vivere in armonia con tutte le creature che abitano il nostro pianeta.


Come hai proceduto per ottenere il via libera alla traduzione?

Grazie all’aiuto del giornalista italiano Remo Sabatini sono riuscita a contattare l’autore, di cui è grande amico, per capire se fosse interessato alla traduzione del suo libro, che in spagnolo si intitola Agustín Corazón Abierto. Visto l’entusiasmo da parte dell’autore per questo progetto di traduzione, ci siamo accertati che i diritti internazionali appartenessero a lui, quindi ho cominciato a tradurre.

Tra l’altro Roberto parla anche italiano, quindi si è instaurato subito un clima di collaborazione molto amichevole che ha facilitato il lavoro di traduzione nel momento in cui ho avuto bisogno di chiarimenti su qualche termine specifico del racconto.


Le tue traduzioni precedenti hanno sempre riguardato il binomio inglese / italiano. La traduzione dallo spagnolo di questo racconto ha rivelato particolari difficoltà?

Dato che tenevo molto a che questo lavoro di traduzione fosse fatto al meglio, oltre a consultare l’autore su qualche modo di dire particolare tipico dell’Argentina, ho ricevuto il prezioso aiuto di due madrelingua, la mia collega traduttrice colombiana Ana María Pérez e un caro amico cubano, Raul Pérez Ochotorena. Un ottimo team che mi ha prontamente tolto i dubbi che, come in ogni traduzione che si rispetti, sorgono qua e là. Per il resto, devo dire sinceramente che questo lavoro di traduzione è stato una gioia, perché quando senti che l’autore scrive con passione, con il cuore, allora non fai fatica a tradurre. E, manco a farlo apposta, il titolo italiano del libro, che è già stato sottoposto a un editore, è Agustín Cuore in Mano.


E le illustrazioni? ComE mai l’idea di illustrare la tua traduzione?

Agustín Cuore in Mano ha senza dubbio preso ispirazione dal Piccolo Principe e dai racconti di Sepulveda. Sono favole per bambini indirizzate anche ai grandi che hanno sempre gli animali come protagonisti: la volpe, la gabbianella, la balena bianca, i delfini, e in questo caso un delfino speciale che è l’orca. E poiché le illustrazioni sono sempre state parti integranti della storia, abbiamo pensato di corredare anche la traduzione italiana con dei disegni fatti a mano libera.

Al momento la traduzione italiana è disponibile online, in formato e-book, sia in formato cartaceo, in attesa di una collaborazione con un editore che ne sta valutando la pubblicazione.

https://tinyurl.com/t7yhejn https://tinyurl.com/yeysxx6s






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