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QUALCHE #ITANGLESISMO CHE PROPRIO NON MI VA GIÙ

Aggiornamento: 27 feb 2019

La nostra lingua è un’opera d’arte, che alle mie orecchie produce suoni di una perfetta armonia.

È forse per questo che ogni minimo accenno a quello che è ormai stato definito #itanglese, vale a dire un prestito ingiustificato da un’altra lingua, un falso amico, un’invenzione ibrida che storpia e combina termini che appartengono a entrambe le lingue, per me è una nota stonata che rovina l’ascolto.

Nell’ambito delle traduzioni legate alla tutela degli ambienti marini, il termine che in assoluto compare più di frequente è la traduzione letterale della parola inglese Conservation.

In italiano, noi CONSERVIAMO il cibo in frigorifero, CONSERVIAMO la lettera di un amico, CONSERVIAMO un bel ricordo nel cuore, facciamo le CONSERVE di frutta, ma NON conserviamo i cetacei, né le altre specie animali! A meno di non tenerci una balena in frigorifero o conservarla a temperatura ambiente. Noi i cetacei li PROTEGGIAMO, li TUTELIAMO, li SALVAGUARDIAMO, li DIFENDIAMO ma non li conserviamo, né sotto sale, né sott’olio.

Parlo di noi, in Italia, perché purtroppo in alcuni paesi come il Giappone, l’Islanda, la Norvegia, la Danimarca, la Cina, conservarli nei freezer o in salamoia è proprio quello che fanno.

Capito come è ben diversa la conservazione dei balenieri e dei bracconieri da quella che intenderebbe la traduzione letterale della Conservation?

Ancora in ambito di ambientalismo, si prende alla lettera il termine to support e si traduce con supportare. Ma in italiano un supporto è fisico, meccanico, concreto, non morale e astratto. Da noi si parla di SOSTEGNO morale, mentre una trave, un’impalcatura, creano il supporto a una struttura.

Ho trovato spesso, nei testi specifici, che la traduzione italiana del termine factory ship, la nave all’interno della quale viene lavorata la carne delle balene arpionate, diventa una nave fattoria. Ecco un perfetto esempio di falso amico che distorce il significato del termine originale e lo priva di senso.

Che c’è, la Fattoria dello Zio Tobia sulle baleniere? Ia-ia-oh?

Oltre al fatto che la traduzione italiana di factory sarebbe fabbrica e non fattoria, anche una nave fabbrica non ci farebbe pensare a un luogo in cui si “fabbrica”, si costruisce? Purtroppo non si fabbrica proprio niente in quei locali. Si distrugge, invece, la vita. E allora possiamo chiamarle navi mattatoio, dato che è quella la triste realtà?

Trovo spesso la traduzione letterale di strutture come Thank you for coming with me, thank you for calling me, ecc.: “grazie per venire con me, grazie per telefonarmi”. Aiutooooo!

In italiano ringraziamo perché un evento è già avvenuto: “grazie di essere venuto con me, grazie di avermi telefonato”. Perché lasciamo che un’altra lingua sovverta a tal punto dei modi così significativi del nostro parlato?

L’ultimo, e se voi ne avete qualcuno che vi fa rabbrividire sfogatevi, vi prego, condividendolo qui, è quello che io chiamo il “raccoglimento” degli articoli. Al liceo, la prof. di matematica ti chiamava alla lavagna e, sbuffando come un drago inferocito dalla narici piene di adenoidi, ti guardava con occhi di fuoco se non “raccoglievi”. Che, se ricordo bene, più o meno voleva dire mettere in parentesi una serie di termini e poi moltiplicarli tutti in una volta per il termine che rimaneva fuori, invece di moltiplicarli uno per uno per quel termine.

Ecco, se il “raccoglimento” nella lingua inglese è prassi comune, in italiano io lo trovo orripilante a dir poco.


The interior of your car, shoes, phone books, computers


perfettamente accettabile in inglese, in italiano non può diventare:


L'interno della vostra macchina, scarpe, agende telefoniche, computer.


Perché noi abbiamo bisogno di un articolo che si accordi con genere e numero della parola: in questo esempio non possiamo utilizzare LA come articolo per la parola scarpe, agende, computer.


E allora:


L'interno della vostra macchina, delle vostre scarpe, delle vostre agende telefoniche, dei vostri computer.


Wow! How EXCITING!

Non è eccitante tutto questo? Nooooooo!!


Niente sesso qui! Noi ci possiamo emozionare alla vista di una balena o di un delfino, addirittura esaltarci, ma l’eccitazione per noi è davvero tutta un’altra cosa!

Proteggiamo, tuteliamo, difendiamo, salvaguardiamo la nostra splendida ed emozionante lingua italiana!



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